L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce l’Auto Mutuo Aiuto (AMA) come l’insieme di tutte le misure adottate da figure non professioniste per promuovere, mantenere o recuperare la salute, intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una determinata comunità.
L’AMA è pertanto considerato uno degli strumenti di maggior interesse per ridare ai cittadini responsabilità e protagonismo nei percorsi di cura, riabilitazione, cambiamento, per umanizzare l’assistenza socio-sanitaria, per migliorare il benessere della comunità.
Il gruppo AMA
• nasce per favorire lo scambio di esperienze tra persone che condividono la stessa problematica o condizione e per trasformare il disagio in risorsa;
• è un’opportunità d’incontro, un luogo dove poter essere ascoltati e ascoltarsi mutualmente senza giudizi, in un clima armonioso;
• favorisce la socializzazione e offre l’occasione di scoprire le risorse interiori per poter affrontare i disagi con forza e atteggiamento positivi;
• è aperto a tutti coloro che intendono mettere in comune esperienze, difficoltà, risorse, opportunità di scambio, nella reciproca mutualità;
• favorisce l’espressione di emozioni, sentimenti e pensieri che trovano uno spazio nell’accoglienza del gruppo;
• si propone come forma di aiuto mutuale non alternativo ad altri approcci e si integra agli interventi offerti dai Servizi socio-sanitari;
• è autonomo ed indipendente e può aderire o meno ad una associazione;
• può aiutare a cambiare i propri schemi mentali, attraverso la crescita personale che deriva dal confronto con altre esperienze che facilitano il far vedere le cose in un’altra prospettiva;
• favorisce il protagonismo delle persone nei processi di guarigione;
• attraverso lo stare insieme si sperimenta la forza del gruppo che facilita il cambiamento e dà un senso di utilità sociale.
Obiettivi dell’AMA
• Aiutare i partecipanti ed esprimere i propri sentimenti, emozioni e pensieri.
• Sviluppare la capacità di riflettere sulle proprie modalità di comportamento e di reazione agli eventi.
• Aumentare le capacità individuali nell’affrontare i problemi ed intravvedere le risorse presenti in ognuno.
• Stimolare la stima di sé, delle proprie capacità e risorse lavorando su una maggiore consapevolezza personale.
• Offrire aiuto ad altri che stanno vivendo esperienze simili alle proprie.
• Facilitare la nascita di nuove relazioni significative.
• Sensibilizzare alla mutualità e solidarietà come antidoto all’isolamento.
• Testimoniare nella comunità la propria esperienza di cambiamento e trasformazione del disagio in risorsa.
UDINE, palestra del Centro polifunzionale Micesio – via Micesio n. 31
1° giovedi’ e 3° giovedi’ del mese ore 18.00
La conduzione degli incontri è affidata alla Dr.ssa Emily Cigliani, psicologa.
Per informazioni: info@malatireumaticifvg.org – tel 0432 501182
SACILE, Casa del volontariato – Via Ettoreo n. 4
2° e 4° mercoledì del mese - ore 18.00
La conduzione degli incontri è affidata alla Dr.ssa Barbara Zanchettin, psicologa.
Per informazioni: pn@malatireumaticifvg.org – tel 366 4732208
Il corso è rivolto ai soci dell’A.Ma.Re. FVG ed ai loro familiari ed è gratuito.
Lo Yoga della Risata è una disciplina ideata nel 1995 da un medico indiano, il dott. Madan Kataria, ispirato da molti articoli scientifici sui benefici del ridere. Lo Yoga della Risata insegna che è possibile ridere senza bisogno di comicità e umorismo. Il cervello, infatti, non distingue la risata naturale da una auto-indotta e produce la stessa chimica nel corpo. La risata viene praticata come se fosse un esercizio fisico trasformandosi a poco a poco in spontanea e contagiosa grazie al gruppo, al contatto visivo e alla giocosità.
Si parla di Yoga della Risata perché questa disciplina combina esercizi di risata con esercizi di respirazione. La risata stessa è una combinazione di inspirazioni ed espirazioni profonde. In questo modo il corpo è più ossigenato e ricco di nuove energie.
Quando ridiamo accadono importanti cambiamenti bio-chimici nel corpo con conseguenti effetti sulla salute e sullo stato mentale e psicologico:
• ridere aumenta l'ossigenazione del sangue e l'irrorazione sanguigna degli organi. Ciò si traduce in maggiore salute, meno rischio di contrarre tumori e maggiore energia (Otto Warburg);
• ridere stimola la produzione di morfine naturali. Le endorfine aiutano a percepire meno il dolore e a ridurre la tensione fisica (Hassed, 2013). Le encefaline, invece, sono importanti nel stimolare il sistema immunitario nella produzione di anticorpi e prevenire così le malattie (Sakai e coll., 2013);
• ridere aumenta la produzione di cellule Natural Killer, importanti nel combattere i tumori;
• ridere aumenta la produzione di serotonina, “ormone della felicità e del buon umore”, che a sua volta è precursore della melatonina, ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
Diversi studi dimostrano come la risata incondizionata crei un miglioramento del tono dell'umore e una riduzione della depressione (Dolgoff-Kaspar e coll., 2012; Shahidi e coll., 2011);
• ridere abbassa il livelli di cortisolo, “ormone dello stress”, proteggendo dallo stress e dalle sue conseguenze. Il 70% delle malattie (come ad esempio ipertensione, cardiopatie, gastropatie, insonnia, ansia, depressione) sono riconducibili allo stress;
• ridere in gruppo mette in circolo l'ossitocina, “ormone dei legami e della fiducia”.
Schema di Per-corso Benessere
Lo Yoga della risata, cos’è e quali benefici porta
Introduzione alla disciplina, principali benefici.
Abitudini alla Felicità: esercizi di respirazione e risate
Ritrovare entusiasmo: l’Allegria
L’entusiasmo è la “scintilla della vita” e, senza esso, la vita perde colore, tutto diventa monotono e spento e niente ha senso. Recuperare l’entusiasmo implica andare a cercarlo ed uscire dal momento apatico che stiamo vivendo.
L’entusiasmo rende ogni momento della vita unico e speciale. Vivere con entusiasmo, inoltre, ci permette di anticipare il momento desiderato, poiché ci spinge a visualizzare, a proiettare e a desiderare ciò che vogliamo, in modo da godercelo prima ancora che arrivi.
Uno strumento per allenarsi alla Felicità: la Gratitudine
Le persone che praticano la gratitudine godono di uno stato di maggiore benessere e di felicità, mentre soffrono meno di sintomi di depressione.
Praticare regolarmente la gratitudine può aiutare a dormire più a lungo e meglio.
Le persone che praticano la gratitudine aumentano la propria autostima, in parte grazie alla loro capacità di apprezzare anche i successi e le conquiste degli altri.
Imparo a riconoscere e gestire le emozioni
La felicità è una chimera? No… mi alleno alla felicità
Imparo a riconoscere e accogliere le emozioni “negative” come rabbia, paura, tristezza
Presenza: qui e ora
“Tu non puoi essere altro che te stesso. Allora rilassati. L’esistenza ha bisogno di te così come sei” (Osho) Imparo a vivere il presente, e a lasciar andare il passato.
Uno strumento per entrare nel dolore: il Perdono
Il perdono libera dai fantasmi del passato e dalle preoccupazioni per il futuro, permettendo di focalizzarsi sull’importanza di ogni istante. Perché solo nell’istante si può realmente cambiare. È’ qui, in questo momento, che possiamo trovare il coraggio di liberarci dall’odio, dal dolore, dal risentimento e dalla paura. È in questo attimo presente che abbiamo la possibilità di aderire alle dinamiche del dolore.
Mi alleno alla Felicità con lo Yoga della Risata.
UDINE, Palestra del Centro Polifunzionale Micesio - via Micesio n. 31
2°e 4° giovedì del mese – ore 18.00
La conduzione del corso è affidata a Elisa Liberi, Leader di Yoga della risata.
Il corso è rivolto ai soci dell’A.Ma.Re. FVG ed ai loro familiari ed è gratuito.
L'associazione A.Ma.Re FVG onlus in collaborazione con la Clinica Reumatologica e la Clinica Psichiatrica di Udine, ha proposto dal 2008 ad oggi corsi di psicoeducazione ai propri iscritti con l'obiettivo di prendersi cura dello stato emotivo delle persone affette da patologia immuno-reumatologica.
Sino ad oggi il corso di psicoeducazione è stato centrato sull'acquisizione di Tecniche della Comunicazione e Problem Solving. Queste tecniche permettono di migliorare le relazioni delle persone, relazioni compromesse dalle problematiche psicologiche che derivano dalla diagnosi di una patologia cronica e che possono avere come conseguenza l'isolamento sociale.
Si è pensato poi di organizzare un percorso psicoeducativo alla mentalizzazione, detta anche funzione riflessiva, con l'obiettivo di imparare a conoscersi meglio e migliorare le proprie relazioni.
La mentalizzazione o funzione riflessiva si riferisce alla capacità di interpretare e di rappresentare il proprio comportamento e quello altrui in termini di ipotetici stati mentali.
Essa sta alla base della possibilità dell'uomo di mettersi in relazione con i suoi simili, di essere cioè un “animale sociale” come diceva Aristotele.
Mentalizzare significa, semplicemente, “tenere a mente” la mente propria ed altrui. Pensare cioè ai bisogni, desideri, credenze obiettivi e ragioni dell’interlocutore e nostre (Bateman-Fonagy 2004).
La capacità riflessiva permette di sviluppare la consapevolezza su di Sè e comporta la capacità di rendersi conto che gli altri hanno una mente diversa dalla nostra e che le nostre rappresentazioni costituiscono un punto di vista, ma che altre persone possono averne altri, di tipo diverso. (L.Procapio 2012).
Nonostante il termine mentalizzare possa essere confuso con “razionalizzare”, esso è alquanto differente. Infatti, nonostante sia necessaria una grande attività cognitiva, la mentalizzazione è la rappresentazione “in parole” delle emozioni e dei sentimenti.
La capacità di mentalizzare si acquisisce nel corso del tempo, e risulta fondamentale la relazione con le principali figure di attaccamento.
Infatti ”l'interesse” per la mente dell'altro è possibile solo se il bambino ha potuto fare l'esperienza precoce che i suoi stati emotivi siano stati compresi da un’altra mente.
Alla difficoltà di mentalizzare consegue infatti la difficoltà a comprendere le emozioni e i pensieri degli altri per l'impossibilità di rappresentarsi mentalmente, per esempio, la loro sofferenza; inoltre non può rappresentarsi i propri sentimenti, credenze e desideri in modo chiaro. Ciò può generare un senso del Sè fragile che potrà, quindi, mostrare diverse difficoltà soprattutto nei momenti in cui si troverà a dover affrontare un cambiamento legato alle varie fasi di passaggio del ciclo di vita oppure dovuto ad eventi inattesi.
Il Percorso alla Mentalizzazione che abbiamo organizzato è un corso di 10 sedute complessive, a cadenza settimanale, della durata di 90 minuti ciascuna.
Il corso è una terapia di gruppo che offre un contesto efficace per mettere a fuoco i propri stati mentali e quelli altrui. Favorisce interazioni complesse che, se sono adeguatamente convogliate, stimolano ogni persona ad esplorare la comprensione soggettiva delle motivazioni altrui ed a riflettere sulle proprie.
Inoltre, l'interazione in gruppo permette di essere osservati dall'esterno da parte degli altri, che talvolta possono aiutarci a vedere noi stessi in modo più chiaro.
Piuttosto che aiutare a risolvere problemi specifici, l'obiettivo del gruppo è favorire una competenza generale e porre le basi per sostenere la capacità di mentalizzare in momenti emotivamente carichi. In particolare può fornire uno strumento che aiuti nella gestione dei fattori che potrebbero essere in qualche modo connessi con l'insorgenza delle problematiche.
Dr.ssa Grazia Cardella, psichiatra
Il corso è rivolto a tutte le persone affette da patologia reumatica
• Aiuta ad approfondire le conoscenze sulla malattia: dalla causa alla cura;
• Aiuta a comprendere i meccanismi psicologici che si attivano in risposta alla malattia;
• Insegna alcune tecniche utili per accettare la malattia e migliorare le relazioni interpersonali.
Chi può partecipare
• persone affette da connettiviti sistemiche (lupus eritematoso sistemico, sclerodermia, vasculiti, sindrome di Sjögren, ecc),
• persone affette da artrite reumatoide, spondilite anchilosante,
• persone affette da sindrome fibromialgica.
Sono previsti due corsi all’anno distinti per patologia: persone affette da sindrome fibromialgica e altre patologie reumatiche; ogni corso prevede un ciclo di dieci incontri con cadenza settimanale della durata di 90 minuti.
I corsi sono tenuti dalla Dr.ssa Grazia Cardella, psichiatra e si tengono presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Udine padiglione n. 6 (Clinica psichiatrica 1° piano stanza per i gruppi di psicoterapia)
Collabora: Dr.ssa Emma Di Poi, reumatologa.
Il corso è rivolto ai soci dell’A.Ma.Re. FVG ed ai loro familiari ed è gratuito
Il Nordic Walking è una tecnica di camminata sportiva che si adatta perfettamente ad ogni persona e ad ogni fascia di età. Essa prevede l'utilizzo di appositi bastoncini per favorire una camminata corretta, fluida e armonica. È un’attività da praticare all’aperto in qualsiasi condizione meteorologica; durante l’allenamento è possibile ammirare il paesaggio circostante, lasciarsi immergere dal contatto con la natura; nel silenzio è possibile anche concentrarsi e controllare l’azione ritmica dei bastoncini e tutti gli appoggi ad ogni passo regolandoli col proprio respiro in armonia con i battiti cardiaci.
Ci sono tanti motivi per appassionarsi alla Camminata Nordica, come viene chiamata in italiano: la facilità e la rapidità di apprendimento della corretta tecnica e il vantaggio, rispetto al jogging, di sgravare l’apparato locomotore, specialmente nelle fasi di maggiore spinta, come avviene nelle situazioni di forte pendenza. Infatti, grazie ad accorgimenti posturali, è possibile compensare tutte quelle tensioni muscolari che normalmente vanno a concentrarsi spesso nella zona lombare e poplitea (porzione dietro al ginocchio) ma anche tra le spalle e la nuca.
Grazie al contributo e all’utilizzo dei bastoncini, che impongono un’azione “pendolare” alle braccia, tutto il corpo è costantemente in movimento riuscendo così ad apportare i seguenti benefici:
• Consentire un notevole lavoro di controllo posturale con un’azione preventiva rispetto ai dolori a carico della colonna vertebrale;
• Permettere di migliorare molti aspetti coordinativi;
• Agire positivamente sulla flessibilità e la mobilità articolare;
• Consentire un dispendio energetico maggiore, rispetto ad una camminata normale, andando ad incidere sul metabolismo dei lipidi; per questo viene ritenuto valido per la riduzione della massa grassa;
• Rispetto alla normale camminata, potenziare la resistenza aerobica, attraverso l'aumento del battito cardiaco (di media 10/17 battiti al minuto);
• Tonificare la maggior parte dei distretti muscolari;
• Potenziare il sistema cardio-respiratorio e circolatorio;
• È consigliato a completamento di fasi riabilitative degli arti inferiori e nel recupero veloce della mobilità;
• Produrre un forte effetto antistress e antidepressivo essendo un’attività rettamente outdoor.
Sono previsti numero due corsi nell’arco dell’anno.
Associazione Udine Nordic Walking
Il corso è rivolto ai soci dell’A.Ma.Re. FVG ed è gratuito.
La necessità di migliorare il proprio stato di salute grazie anche ad un’Educazione Alimentare e Nutrizionale basata sull’evidenza scientifica è sicuramente un ottimo investimento. Informare i malati su come apportare semplici modifiche allo stile di vita per rallentare l’evoluzione del danno articolare e ridurre la sintomatologia dolorosa.
L’importanza di mangiare sano per valorizzare anziché vanificare l’effetto di altre terapie (farmacologica, fisica, ecc.). Per esempio, è stato dimostrato che la dieta mediterranea è in grado di diminuire l’attività della malattia, il dolore e la rigidità articolare nei pazienti con forme di artrite infiammatoria.
Alessia Masi, biologa nutrizionista.
UDINE, 9 ottobre - ore 17.30 - Centro Culturale Paolino d’Aquileia
“La salute comincia a tavola” - Dr.ssa Alessia Masi biologa nutrizionista
UDINE, - 23 ottobre ore 17.30 - Centro Culturale Paolino d’Aquileia
“La dieta antinfiammatoria” - Dr.ssa Alessia Masi biologa nutrizionista